Per gli appassionati di statistiche, quello di Ondina Valla alle Olimpiadi di Hitler fu il cinquantesimo oro azzurro a cinque cerchi, il primo per una donna italiana. Due primati in uno.
L’atleta bolognese, il cui vero nome era Trebisonda, era nata il 20 maggio 1916, quando già in casa c’erano quattro fratelli maschi. Dimostrò doti atletiche sin da quando era giovanissima: si mise in luce ai campionati interstudenteschi bolognesi iniziando una rivalità sportiva che durerà tutta la vita con la sua concittadina Claudia Testoni: le due si troveranno a doversi misurare “testa a testa” quasi un centinaio di volte in carriera. “Ondina Valla” diventa camionessa italiana assoluta a 14 anni e inizia a vestire la maglia della Nazionale. Gareggiò ad alto livello per 15 anni: corse piane, corse ad ostacoli e salti. Beniamina del pubblico, fu eletta dalla propaganda fascista quale esempio della gioventù italiana. Forse per questo i suoi successi sportivi sono oggi poco ricordati.
Il grande successo, però, arriva giusto 80 anni fa, il 6 agosto 1936 all’Olympiastadium di Berlino. Il giorno prima, nelle semifinali, la bolognese ha corso in 11″6, eguagliando il primato mondiale. Il giorno dopo, nella finale, è più lenta di pochissimo, 11”7 e sono ben quattro le atlete che tagliano il traguardo in pochi centesimi di secondo. Con le misurazioni dell’epoca, per stabilire il podio si dovette ricorrere alla foto d’arrivo. Aocchio nudo si vede con evidenza solo che Ondina precede le altre tre. Dopo la consultazioni dei giudici, l’argento venne assegnato alla tedesca Steurer e il bronzo alla canadese Taylor. Claudia Testoni risultò quarta.
Elena Mastretta