Il progettO-O.O

Il progetto di ricerca “ProgettO.O-O: dall’Olocausto a Osnabruck cosa sappiamo Oggi della Shoah del Lago Maggiore”, progetto ideato e coordinato da Elena Mastretta in qualità di responsabile della ezione didattica ISRN nella modallià di progetto di ricerca-azione, è un progetto aperto al contributo scientifico di tutti coloro che si interessano al tema, e mira al consolidamento delle attività di formazione e sensibilizzazione già attivate nel quadriennio 2011/2016, oltre che allo sviluppo ulteriore delle stesse, con il maggiore conivolgimento possibile delle amministrazioni locai, delle scuole, di artisti.

Sono temi individuati come affrontabili in futuro:
– La ricerca capillare dei documenti d’archivio sul tema presso gli archivi comunali dei comuni coinvolti
– L’aggiornamento della bibliografia e della sitografia, soprattutto in ambito tedesco
-Lo studio di progettualità sulla creazione di luoghi della memoria facilmente identificabili sul territorio, svolte anche con la metodologia della democrazia partecipata, di attività concorsuali rivolte alle scuole, di Call For Paper rivolte a ricercatori ed artisti, in particolare artisti visivi, performer, musicisti, attori, ecc.
– Il censimento delle opere artistiche, ivi comprese performances e installazioni, musicali e teatrali prodotte sul tema anche al di fuori del Piemonte e presso gli istituti scolastici
– La messa in rete degli istituti scolastici intitolati alle vittime della strage
– La proposta di avvio di gemellaggi tra scuole, anche di altre Province e regioni, che abbiano un legame con la Shoah del Lago Maggiore
– La messa in rete di enti locali e istituzioni scolastiche legati da storie personali riconducibili alla strage
– La valorizzazione delle figure dei Giusti delle Nazioni, a partire dai casi di Arona e Gignese: sono in fase di stesura due dossier per il riconoscimento del titolo di Giusto a favore di individui che si adoperarono per salvare gli ebrei presenti sul lago nel settembre 1943 e per la fuga degli ebrei italiani da Salonicco.
-l’apertura di un gemellaggio tra scuole della provincia di Modena e del nostro ambito di pertinenza territoriale per la valorizzazione della biografia di Rachel Behar e Pierpaolo Ottolenghi
– La valorizzazione e la creazione di una toponomastica dedicata all’episodio storico
– Lo studio sistematico e approfondito delle biografie delle vittime e dei salvati sul nostro territorio
– Lo studio sistematico e approfondito delle biografie di tutti coloro che sul nostro territorio vennero colpiti dalle leggi razziali
– La realizzazione di una campagna di interviste agli ultimi testimoni e ai parenti delle vittime per un confronto sistematico con le fonti precedenti
– La realizzazione di una indagine sulla percezione della memoria nei luoghi interessati della strage
– La creazione di stretti legami con luoghi della memoria in Italia e all’estero. In questo aspetto del progetto l’Istituto collabora con cultori della materia e ricercatori indipendenti
– La conclusione di studi specifici attualmente in corso sulla funzione dei luoghi della memoria, sulla percezione dei fatti delle nuove generazioni, su figure di “salvatori” fino ad oggi non indagate .
-La realizzazione della posa delle “pietre di inciampo” (Stolpersteine) per le 57 vittime accertate da parte dell’artista tedesco Gunter Demning, che ha già completato la posa delle pietre per le sedici vittime di Meina, continuando la posa con i comuni che hanno già manifestato interesse al progetto. Questo progetto vede al momento come capofila l’Istituto Storico Piero Fornara, in qualità di promotore della prima posa con la Comunità Lev Cadash

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