Apriamo questa sezione con una storia che ha quasi un anno, ormai…
Ispirata da Raffaella e Francesca, Carla scrive.
Allora mamma, ascolta bene, perché questa storia non la sai.
Sei venuta a scuola a raccontarci dei semini, bianchi gialli e verdini. Ci hai fatto vedere il grano, saraceno e forse romano, il riso, la segale il lino…molti stanno sulle spighe, ma non ci hai detto del cumino!!
Allora siccome stai per andare in Israele, e guarda bene l’ora o perdi di nuovo l’aereo, per piacere, devi sapere che oggi abbiamo mangiato questo pane speciale, che solo un fornaio di Israele sa fare.
Era un fornaio con un forno piccolino, tutto solo poverino.
Ma impasta oggi impasta domani, d’oro gli sono venute le mani: il profumo del suo pane è arrivato fino al mare, tre forni ha dovuto creare. Fanno la fila le persone, forse di ogni religione, per mangiare il pane gustoso del fornaio premuroso. Perché il pane da solo basta per mangiare. Lo so bene io, che ieri non volevo le uova sode e Francesca mi ha dato pane e miele: meglio della torta cioccolato e pere.
L’abbiamo mangiato con l’olio e lo sai che mi piace. Se dici ancora che sull’aereo non lo puoi portare, non ti dò pace. Quella mamma l’ha portato, ce l’ha regalato! E allora segui il profumo quando arrivi lì e poi così quando torni sarò ancora più contenta di riaverti qui.
Non mi piace tanto quando vai lontano, quante cose devi ancora imparare, che sei già capace di insegnare?
Insomma non sai proprio tutto, del fornaio speciale non eri informata: meno male che io sono stata attenta alla storia e non l’ho solo mangiata.
Raccontala agli altri bambini, ma soprattutto impara la ricetta. Cuoci il pane con calma, che non cresce con la fretta. Stai a attenta a non bruciarlo, che poi dobbiamo buttarlo! Io ho imparato a fare le torte di fango e la fionda: fammi tu una ciambella di pane al cumino rotonda.